Il Biologo Nutrizionista è un professionista abilitato a valutare il fabbisogno nutritivo ed energetico alla persona che ne fa richiesta. Può inoltre elaborare profili nutrizionali in condizioni fisiologiche o patologiche accertate ed i profili nutrizionali vengono elaborati per migliorare lo stato di salute della persona che ne fa richiesta. Il Biologo Nutrizionista può:

• elaborare autonomamente profili nutrizionali in condizioni fisiologiche o patologiche accertate
• consigliare integratori alimentari
• utilizzare apparecchiature non invasive

Il Biologo Nutrizionista non può:

• valutare lo stato di salute e fare diagnosi
• prescrivere analisi o farmaci
• utilizzare apparecchiature invasive

Assolutamente sì. È fondamentale per me avere una fotografia del tuo stato di salute attuale in modo da stabilire il percorso più giusto per te in totale sicurezza. Per chi avesse la fobia dell’ago o non volesse sottoporsi al prelievo venoso è sempre possibile, presso le farmacie, effettuare una serie di analisi ematiche mediante un prelievo di sangue capillare effettuato con la semplice puntura di un dito. Si può eseguire anche la mattina stessa dell’appuntamento (sempre a digiuno) perché il referto è immediato.

Non credo nelle soluzioni rapide, non posso valutare le risposte metaboliche dopo una singola seduta soprattutto per situazioni cliniche complesse prendo in considerazioni percorsi che possano accompagnare la persona nel breve/medio/lungo termine in base alle esigenze.

Medico Nutrizionista: laureato con laurea quinquennale in Medicina e Chirurgia e specializzato in Scienze dell’Alimentazione; può fare diagnosi, prescrivere ed elaborare profili nutrizionali, prescrivere analisi o farmaci, utilizzare apparecchiature invasive.

Biologo Nutrizionista: laureato con laurea quinquennale in Scienze Biologiche ma non necessariamente specializzato in Scienze dell’Alimentazione. La specializzazione è infatti un titolo culturale, che consente di svolgere la professione con più competenze. Per svolgere la professione è obbligatoria però l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi nella Sezione A. Il Biologo Nutrizionista può elaborare profili nutrizionali in condizioni fisiologiche o patologiche accertate, consigliare integratori alimentari, utilizzare apparecchiature non invasive. Il Biologo Nutrizionista può svolgere la sua professione in totale autonomia, senza la presenza del Medico.

Dietista: laureato con laurea triennale in Dietistica a cui non è consentito l’accesso alla specializzazione in Scienza dell’Alimentazione.  Il Dietista può elaborare profili nutrizionali in condizioni fisiologiche o patologiche accertate, consigliare integratori alimentari, utilizzare apparecchiature non invasive.  Il Dietista non può svolgere la sua professione in totale autonomia poiché in caso di condizioni patologiche è obbligato a richiedere la collaborazione di un Medico.

Riceverai il piano che riesci a gestire meglio in autonomia, lo scegli tu perché il tuo impatto psicologico davanti ad un piano giornaliero o ad un piano aperto è totalmente differente e ne devo tenere conto visto che il mio obiettivo è ottenere la tua massima possibile aderenza al piano che ho elaborato per te. Inoltre lo puoi cambiare in corsa in base alle tue esigenze organizzative o al tuo approccio emotivo al cibo in quel periodo.

Collaborare se possibile con il trainer guidando la persona “atleta” verso il suo obiettivo nel modo più efficace, adattabile e sicuro possibile. ’alimentazione riveste un ruolo determinante. La strategia di intervento nutrizionale deve essere modulata sulla base del tipo di disciplina, impegno (amatoriale, agonistico, professionistico) e caratteristiche dell’atleta. Un intervento dietetico specificamente impostato sulla base dei fabbisogni energetici è uno dei principali fattori che concorrono a determinare una buona forma fisica ed una performance atletica ottimale. Nell’ambito di un piano alimentare inteso come organizzazione qualitativa e quantitativa dei nutrienti è essenziale calcolare il fabbisogno energetico adeguato alle esigenze del singolo atleta, facendo sì che i macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati) siano tra loro correttamente bilanciati e modulati rispetto alla fase sportiva che si sta attraversando in quel momento (preparazione atletica, gara o recupero).